giovedì 27 marzo 2014

Cori il mozzo di Bob De Moor.

Un'altra fresca novità alla Sturiellet.
Spesso la strabordante produzione mainstream di Panini prende il sopravvento negli annunci che tutte le fumetterie dedicano all'editore modenese su blog e pagine facebook. E la nostra giovanissima fumetteria non può fare eccezione. Nondimeno non bisogna trascurare le interessanti proposte che ci vengono dai piccoli editori. In questo ci viene in aiuto quel gatto sornione di Miste Rprogressive, grande lettore di fumetti e grande amico di ogni fumettivendolo che operi sulla piazza torinese, grazie alle sue interessanti recensioni.
In questa occasione ci invita alla lettura di Cori il mozzo, guarda caso da qualche giorni esposto tra gli scaffali della vostra umile fumetteria di fiducia.

A te la parola Miste.
«A poche settimane dall’approdo (parola non usata a caso) della serie Barbarossa nelle fumetterie d’Italia, ecco che giunge nei nostri colorati porti un’altra serie marinaresca dal classico stile Linea Chiara, tipica di quegli anni e che hanno caratterizzato serie come Blake & Mortimer, Tin Tin e Lefranc (anche questo stampato dalla Nova Express, che sta effettuando un recupero dei fumetti più storici e classici, vedi anche Krazy Ignatz, ma anche il futuro progetto di Storm). Oltre al tratto, DeMoor, ha ricalcato anche le atmosfere tipiche di Blake & Mortimer e Co., ed infatti le avventure di questo provetto marinaio, sono un susseguirsi di rocamboleschi parapiglia, inseguimenti, rapimenti e scorribande di vario genere su e giù per il Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, sulle navi delle Compagnia delle Indie. La differenza rispetto al Barbarossa...»  

Scusate.. interrompo un secondo l'amico Miste per ricordarvi la sua recensione di Barbarossa pubblicata qualche giorno fa sul nostro blog (ndr Pippo Sballato). Bravo Miste, prosegui pure.

«...di Charlier e Hubinon è l’ingenuità di fondo (nel senso più buono del termine) che pervade il fumetto di Cori Il Mozzo (almeno in questo primo numero), ed il fatto che l’avventura più che essere incentrata su di un tema di ampio respiro inframmezzato da azione e coup de théatre (come nel caso di Barbarossa) è più che altro caratterizzata da una serie di botta e risposta il cui filo conduttore è appena, appena accennato. Attenzione, questo non vuol dire che sia un punto a sfavore di Cori il Mozzo, ma solo che è all’interno di tale genere narrativo che va inserito. Anche le prime storie di Tin Tin e B&M avevano questa caratteristica, che man mano è sparita per dar spazio sempre ad avventure ricche di espedienti narrativi interessanti in termini di azione e dinamicità, ma con un filo narrativo più intenso e di forte impatto. È ovvio che questo fumetto farà letteralmente impazzire tutti gli amanti della BD più classica e più Ligne claire, ma potrà essere anche una buona occasione, per coloro che non ne sono a conoscenza, di avvicinarsi ad un fumetto comunque interessante e ben strutturato. Cori il mozzo vi sorprenderà per la sua audacia ed il suo spirito indomito, per la voglia di vivere e di combattere e per l’amore per il mare. Levate l’ancora vecchi lupi di mare, si parte con Cori Il mozzo.»

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