lunedì 26 gennaio 2015

Giornata della Memoria, per non dimenticare la Shoah.

Nel segno di Will Eisner.

Il Pugile è una graphic novel realizzata dall'artista tedesco Reinhard Kleist, pubblicata da Bao Publishing..
1963. Hertzko Haft, è al volante e sta percorrendo una superstrada alla volta di Miami. A cosa sta andando incontro? Al proprio destino? a un ricordo? o a quella che (o chi?) è stata la ragione della sua salvezza? Hertzko Haft è un pugile ed è sopravvissuto ad Auschwitz.

Stacco. Pagina bianca. 

Capitolo 1: Polonia 1939. 
I nazisti stanno pianificando lo sterminio di tutti gli ebrei (e non solo). Hartz, ultimo di otto figli, inizia il suo lungo calvario cercando di sopravvivere all'occupazione tedesca, facendo a cazzotti per imporsi tra i disperati e i trafficanti dediti alla borsa nera. Trova anche il tempo di innamorarsi. Finito nell'inferno dei lager, proprio l'amore sarà l'ispirazione che gli salverà l'anima.

I pugni, invece, saranno l'unico modo per non soccombere ai forni crematori: Hertzko parteciperà a incontri di boxe per il divertimento degli aguzzini di Auschwitz
Sopravvissuto e liberato, la sua abilità di pugile lo metterà in evidenza anche tra gli alleati, facendogli guadagnare un biglietto di sola andata per la speranza e per New York.

Nella Grande Mela, l'attenderà una carriera da pugile professionista; l'ingaggio per un incontro con il mitico Rocky Marciano (perso, forse, per l'intervento della mafia); l'addio alla boxe; la vita da buon borghese e bottegaio (come suo padre); i tentativi di trasformarsi in un buon marito, e buon padre (vincendo la propria indole violenta e irascibile).
La storia (vera) di un uomo normale con un destino eccezionale.

Reinhard Kleist fa tutto da solo e lo fa egregiamente. 
Will Eisner con il suo esempio (Verso la tempesta, Affari di famiglia, La forza della vita, Il complotto...) ha sicuramente piantato dei semi che in quest' opera hanno portato degli ottimi frutti. 
La trama scorre agile seppure il cronometro degli eventi a volte sembri incepparsi; i personaggi sono resi con grande semplicità; e le scene dove il dramma e l'orrore raggiungono il culmine dell'emozione, filtrate dal peculiare stile dell'artista, si arricchiscono di una connotazione simbolica che va ben oltre la rappresentazione oggettiva, riuscendo a trasmettere l'esperienza interiore del protagonista e caricandola di un'umanità profonda che accompagnerà il lettore fino all'ultima emozionante scena. 

Naso Peloso e "Cor" Ettore de Bozzoli vi aspettano da Sturiellet per condividere con voi un fumetto che, ancora una volta, non ha nulla da invidiare al cinema e alla letteratura.

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