domenica 22 febbraio 2015

Quando i comics figli della British Invasion psicanalizzavano l’America


Postiamo con piacere una brillante analisi dell'amico Daniele Cutali* della saga di Peter Milligan che ruota attorno alla figura di Shade, l'uomo cangiante.

Shade The Changing Man, la recensione


Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”
(Vangelo di Luca 6,41)
 Apro con questa famosa citazione biblica dal Vangelo secondo Luca, per descrivere uno dei comics americani a marchio DC Comics/Vertigo più rivoluzionari, psichedelici e folli nato circa venticinque anni fa.
Direi che è perfettamente calzante con ciò di cui andiamo a parlare, anche se chi mi conosce sa che non sono molto religioso per dirla con un eufemismo (...).
Continua su Sugar Pulp Magazine.


*Daniele, torinese, oltre a essere un lettore appassionato di fumetti, si è occupato di progressive rock per il sito web Movimenti Prog e varie riviste musicali italiane. Nel 2003 ha esordito come scrittore partecipando al saggio Racconti a 33 Giri: 50 album per scoprire il rock progressivo italiano degli Anni '70. Da quel momento ha pubblicato racconti per varie antologie, aggiudicandosi riconoscimenti e premi letterari. Il quarto posto alla III Edizione del Premio Letterario Nazionale Streghe, Vampiri & Co. indetto dalla Giovane Holden Edizioni, gli da l'occasione di pubblicare il suo primo libro in solitario (Come Vivere su un'Isola Vicino alla Luna. 2014, Giovane Holden Edizioni) che trovate nelle migliori librerie (e anche nella peggiore fumetteria torinese con i libri più belli: Sturiellet).

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